Onorevoli Colleghi! - La questione posta dalla presente proposta di legge è tutt'altro che nuova. Già nel 1998, al momento dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Governo D'Alema), recante: « Istituzione di un Comitato dei Ministri per lo spazio », era forte l'esigenza di attivare un livello superiore di coordinamento che supplisse alle intollerabili carenze, manifestatesi nella direzione strategica dell'Agenzia spaziale italiana (ASI) (presidente De Julio) e nella gestione dei rapporti con la European space agency (ESA) (direttore generale Rodotà).
      Purtroppo, il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri non ha avuto, negli anni successivi, l'effetto sperato, così che, dovendosi assicurare il sostegno dell'Italia al programma «Sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) - Galileo» ed alla scelta della sede per l'insediamento dell'agenzia satellitare di navigazione, si dovette procedere alla elaborazione di una proposta di legge con il titolo «Disposizioni in materia di navigazione satellitare» approvata definitivamente alla fine della XIII legislatura (legge 29 gennaio 2001, n.10).
      Siamo nella XV legislatura e le questioni della politica spaziale hanno subìto un regresso.
      Il Gruppo parlamentare italiano per lo spazio (GPIS) che, come attesta la relazione stampata dalla Camera dei deputati, riuscì ad imporre il tema anche sul piano internazionale, assicurando all'Italia una posizione di prestigio e di avanguardia, è stato sostituito, nella XIV legislatura, alla Camera dei deputati dal Comitato per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche (VAST) ed al Senato della Repubblica dalla sottocommissione per lo spazio della X Commissione, incorsi nell'imperdonabile difetto di non colloquiare tra loro e quindi

 

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inadeguati a rilanciare il problema del coordinamento tra le diverse amministrazioni dello Stato interessate e coinvolte.
      Tra l'altro, in un momento assai delicato (sulla scena sono comparse le regioni che hanno generato « poli spaziali » e « distretti aerospaziali ») si è dovuto procedere al rinnovo delle cariche dell'ESA, con la nomina del francese Dordain alla direzione generale dell'Ente, alla nomina del professor Vetrella alla presidenza dell'ASI ed all'approvazione, da parte della Commissione europea, di un Libro bianco per lo spazio, con il che - mancando completamente tra questi eventi una qualsivoglia coerenza strategica - l'assenza di una visione politica si è fatta drammaticamente sentire.
      Quindi la proposta di legge che raccomandiamo all'attenzione della Camera dei deputati cerca di porre l'esigenza, sempre sentita e condivisa, di introdurre un coordinamento al massimo livello per tentare un rilancio della politica spaziale e per concedere, all'ASI in primo luogo, quei sostegni che continuando a mancare finiranno con il generare irrecuperabili danni.
      L'articolo 1 è quello di maggior rilievo. Con esso si istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Dipartimento per lo spazio e l'innovazione tecnologica.
      Gli articoli successivi pongono tale Dipartimento sotto la responsabilità di un Ministro senza portafoglio e l'ASI sotto la tutela della stessa Presidenza del Consiglio dei ministri.
 

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